Dal SNGCI a Cortina anche un Premio speciale Web series e una menzione tra i corti in concorso
Una serata per Virna Lisi, tra tanti amici e colleghi del cinema e della fiction che ha interpretato nella sua lunghissima, brillante storia d’amore con il grande e il piccolo schermo.
Sabato 21 Marzo, a Cortina, luogo che l’attrice amava e che ha frequentato a lungo con la sua famiglia, questo è l’omaggio che le dedicano i giornalisti cinematografici, a tre mesi dalla sua uscita di scena, portando a Cortinametraggio un piccolo montaggio, dagli archivi del Centro Sperimentale di Cinematografia, dei suoi primi passi nel cinema e regalando al pubblico del Festival, al giro di boa del decennale, anche la proiezione del suo ultimo film, Latin lover, di Cristina Comencini, gentilmente concesso da Rai Cinema e 01 Distribution, proprio in contemporanea con il debutto nelle sale delle principali città.
L’appuntamento è a Cortina nella serata che ancora una volta sigla la partnership tra il Sngci e il Festival diretto da Maddalena Mayneri e che avrà la sua serata, alla vigilia della chiusura, la mattina di domenica 22 in piazza, con l’annuncio del premi ufficiali.
A proposito di riconoscimenti, una giuria di giornalisti del Sindacato presenti a Cortinametraggio, replicherà il Premio speciale per una serie web (ha debuttato lo scorso anno con il riconoscimento a Una mamma imperfetta di Ivan Cotroneo) e assegnerà anche una menzione speciale tra i corti in concorso. «Un piccolo anticipo della nostra attenzione per il cinema più giovane aspettando i Nastri per il cortometraggio che saranno assegnati a metà aprile» spiega a nome del Direttivo, Laura Delli Colli che aggiunge: «Cortina ci offre anche l’occasione per ricordare con affetto e senza tentazioni retoriche un’attrice che il cinema ha molto amato, anche se negli ultimi anni ,con la sola eccezione di Cristina Comencini, Virna Lisi –che avevamo festeggiato al Lido, in occasione della Mostra del Cinema, solo tre anni fa con il Premio Bianchi, era diventata soprattutto la regina madre della fiction più amata»
Un titolo che le sopravvive: come, del resto, scrive Sergio Toffetti nella bella monografia a lei dedicata, realizzata in occasione della personale che Alberto La Monica, (direttore del Festival del Cinema Europeo) volle dedicarle a Lecce, Virna Lisi resta «davvero non comune nel cinema italiano, un’attrice capace di affrontare con identica immedesimazione commedie e melodrammi, passando dal confronto con Jack Lemmon in Come uccidere vostra moglie, dove Richard Quine la sceglie come “nuova Marilyn Monroe” (…) tra il comico e il brillante; al tenero ritratto di Milena, la giovane cassiera innamorata che Pietro Germi le disegna addosso in Signore e Signori; alla Wilma Malinverni della Cicala di Alberto Lattuada, che va apparentemente contro la sua bellezza, invecchiandola, per farle meglio esprimere una disperata vitalità».
Vitalità e freschezza che, come il suo celebre sorriso, il suo neo malizioso, il suo stile felice di esibire anche l’età (e le sue pochissime rughe) l’accompagneranno per sempre con il suo tratto di elegante, splendida normalità, nel nostro immaginario.