Chiusura con la proiezione speciale di “The Wholly Family”, diretto da Terry Gilliam, degustazioni all’insegna del vino, della pasta e, soprattutto, dei prodotti regionali, a Cortina, che ha dedicato al rapporto tra lo schermo e la ricerca culinaria attraverso le ricette del cinema, anche un momento di riflessione portando sulle Dolomiti l’ultima edizione del libro che raccoglie una vera e propria storia della cucina nel cinema, soprattutto italiano, ideata e “cucinata” ormai da dieci, felicissimi anni in libreria, da Laura Delli Colli per le edizioni Cooper.
Presenti, tra gli altri registi come Neri Parenti al quale è dedicata nel libro una ricetta “stellata” rubata al tacchino ripieno del suo “Natale a New York” e la coppia Luca Miniero-Paolo Genovese, il regista de “I soliti Idioti” Enrico Lando e attori come Maurizio Mattioli, Ana Caterina Morariu, l’ex Iena Elena Di Cioccio, Anna Ferzetti, che sul tema era intervenuta anche a Roma e, ancora, Andrea Bosca che prima di arrivare sul set (ora di Ferzan Ozpetek con “Magnifica presenza”) ha avuto sulle Langhe un’infanzia e un’adolescenza tra i profumi della pasticceria di famiglia. E, ancora, Cinzia Th Torrini con Ralph Palka, protagonista di tutte le sue fiction di successo.
Grazie alle “Donne del vino” e soprattutto ad una riflessione animata intorno alla doppia presentazione del libro di Laura Delli Colli la rassegna di Cortina ha così lanciato un vero e proprio fil rouge che tra i corti e le degustazioni ha valorizzato con i prodotti ampezzani, friulani e veneti tutti i sapori della cucina e della cultura enogastronomica italiana che il cinema. Una cultura che, come dimostra il libro di Laura Delli Colli, porta nel mondo la tradizione e la qualità italiana conquistando con i palati anche i mercati attraverso prodotti e una tavola genuina celebrata dal cinema d’autore e dalle commedie di costume.
Proprio dai film e anche dai cortometraggi che hanno fotografato, grazie a tanti irresistibili protagonisti , la quotidianità italiana emerge il fascino delle differenze, tra Nord, Centro e Sud, In una rappresentazione di caratteri, luoghi e, perché no, anche menù regionali, un percorso che il cinema e la cucina offrono attraverso le immagini ma anche le ricette e le degustazioni dei prodotti offerti dallo spunto di ogni film. Così, almeno, ancora una volta, ha dimostrato il vivace dibattito che a Cortina sul Gusto del Cinema haanimato giornate di confronto e di divertente scambio su un tema ormai popolarissimo, rubando suggestioni e ricette doc anche agli ultimi film di successo.
Non solo il tacchino di Neri Parenti, mal pastasciutta al ragù napoletano dei Pulcinella di Terry Gilliam come i wurstel bavaresi, un must in zona, di Carlo Verdone, un incubo sul quale Palka, austriaco di nascita,e la regista Cinzia Th Torrini si sono lanciati in una precisazione , aggiungendo mostarda e particolari delizie di contorno, filologicamente più corrette, alla ricetta raccontata “all’italiana” in “Bianco, Rosso e Verdone” tricolore omaggio al gusto e al costume italiano tra gusto nazionale e piatti indigesti per un’emigrante, nel caso, sposato ad una pericolosissima moglie tedesca…